Ritenzione idrica: bevo o non bevo?

L’acqua, all’interno del nostro organismo, è divisa in acqua intracellulare ed extracellulare.

La ritenzione idrica è quella condizione in cui c’è un eccesso di liquidi nello spazio extracellulare, che comporta la sgradevole sensazione di gonfiore localizzato soprattutto in braccia, gambe, glutei ed addome: la causa principale è l’aumento di sodio nello spazio extracellulare, che determinerà per “osmosi” il richiamo e l’accumulo di acqua.

Questo accade se si segue uno stile di vita poco sano basato su un eccessivo apporto di sale, un’alimentazione ricca di zuccheri semplici, fumo, consumo di alcolici, uso di abiti molto aderenti e carenza di attività fisica. Oppure, se si verificano cambiamenti ormonali (spesso legati al ciclo mestruale), se si fa uso di alcuni farmaci (ad esempio contraccettivi) o se si soffre di alcune patologie legate a reni, fegato o cuore.

Per garantire il drenaggio di questo eccesso di sodio e acqua, è necessaria sia una corretta idratazione che una corretta alimentazione. Spesso mi viene chiesto “Dottoressa, ma se bevo così tanto non aumenta la ritenzione idrica?”: l’acqua non aumenta la ritenzione idrica anzi, la elimina, perché è in grado di drenare tutti i sali accumulati nell’ambiente extracellulare.

Il principale alleato contro la ritenzione, pertanto, è proprio l’acqua. Bisognerebbe berne almeno 2 – 2,5 Lt al giorno, ed in particolar modo prestare attenzione alle urine: se sono troppo scure, non si sta bevendo abbastanza.

Oltre all’acqua, in linea di massima via libera a tutte le verdure, che in media contengono circa il 90% di acqua ed hanno al contempo un ridotto contenuto di zucchero e sale. Sono sempre da preferire quelle di stagione e crude, perché durante la cottura tendono a perdere il quantitativo di acqua, sali minerali e vitamine. Però, se proprio non si vuol farne a meno, bisognerebbe evitare la bollitura e preferire la cottura al vapore o sottovuoto che, sfruttando le temperature basse (al di sotto dei 100°C), riducono l’eccessiva evaporazione dell’acqua.

Per la frutta, in caso di ritenzione consiglio di non andare oltre le 1 massimo 2 porzioni al giorno, poiché oltre all’acqua contengono anche zuccheri semplici che in eccesso potrebbero aumentarla.

Eliminate le bevande zuccherine (Fanta, succhi di frutta in bottiglia, Sprite, Coca-cola, Red bull ecc.) e zuccherate il meno possibile i vostri drink, utilizzando al massimo la stevia o l’eritritolo.

A questo punto potrei consigliare degli integratori o delle erbe con attività diuretica, ma non lo ritengo opportuno perché se non bevete abbastanza non ha senso stimolare la diuresi:vi ritrovereste disidratati, con forti capogiri e cali di pressione.

Naturalmente, tutto questo deve essere associato ad una dieta varia ed equilibrata, che permetta di adempiere alle normali funzioni fisiologiche e favorisca un adeguato transito intestinale. Pertanto, non esitare a contattarmi per ricevere il tuo piano alimentare personalizzato, oppure per ricevere solamente ulteriori consigli al riguardo: in caso di ritenzione o gonfiore, è importante imparare (o re-imparare) ad idratarsi, soprattutto al momento giusto!
Tuttavia, in caso di particolari patologie, cure o stati di alterazione bisogna sempre dar retta al proprio medico curante.

Dott.ssa Erica Addabbo

#LaNutrizioneÈNelleTueMani

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